Descrizione
Palazzo d'Avossa (XVII sec.) si trova nel centro storico di Salerno, nel quartiere detto ‘dei Barbuti’ a poca distanza dal Duomo, sull’antica via delle Botteghelle, uno dei ‘cardi’ (assi viari nord-sud) della Salerno romana.
L’intera struttura è costituita da vari corpi di fabbrica aggregatisi in epoche diverse e collegati grazie ad elementi pensili ad arco che scavalcano il livello stradale, lasciando intatto il gioco viario in due occasioni, i vicoli Adelberga e Grimoaldo.
Nella seconda metà del Settecento, con l’acquisto da parte della famiglia d’Avossa del grande complesso di proprietà dei Della Calce, non venne modificato lo stemma nobiliare, con due leoni rampanti affrontati e sovrastante aquila bicipite con corona patrizia.
Il portale principale, ampio e decorato con motivi a treccia, sembra risentire maggiormente dello stile neoclassico; le statue all’interno del cortile si ispirano a un gusto legato ad una cultura archeologica sempre di tipo neoclassico.
Ma è la decorazione pittorica al secondo piano (piccola Cappella a pianta quadrata, Sala dell’Abbondanza e grande Salone delle Feste) a documentare l’unicità a Salerno di esempi pittorici neoclassici in questo palazzo.
Sia le pareti della Cappella che le porte della Sala dell’Abbondanza spiccano per la decorazione con motivi ‘a grottesche’ di notevole varietà.
La volta della Cappella è stata affrescata nel Settecento con la raffigurazione della Madonna Immacolata, circondata da angioletti; la volta della Sala dell'Abbondanza è affrescata con le figure allegoriche dell'Abbondanza e della Fortuna.
Nella zona sud è il grande Salone delle Feste: sormontato da un palco ligneo per i musici, conserva una serie di puttini a rilievo in stucco, che sorreggono grandi ovali destinati a contenere dipinti, e affreschi raffiguranti ancora puttini affrontati.
Da questa sala si accede ad una raffinata balconata, con eleganti balaustre arcuate, ornata da sei
busti marmorei, tre maschili e tre femminili, visibile da via dei Mercanti.
Vi hanno soggiornato Carlo III di Spagna, Gioacchino Murat e Giuseppe Garibaldi
Dal 2012 il Palazzo è sede di alcuni uffici della Provincia di Salerno.