Descrizione
L’ Accademia dei Risvegliati fondata nel 1642 per opera di mons. Felice Cancellieri, era in origine destinata all’esercizio delle “Belle Lettere” e a concerti musicali. L’Accademia aveva come stemma un Sole circondato dal motto “Tuo Lumine”, e nel giorno della festa di San Felice, suo protettore, o nel giorno successivo teneva una seduta pubblica solenne con letture di prosa e di poesie e con l’esecuzione di concerti musicali. Una volta abbandonata la prima istituzione, iniziò a dedicarsi esclusivamente a rappresentazioni teatrali.
Per questo motivo, nel 1677 venne edificato all’ interno del Tiratoio dell’ Arte della Lana, l’attuale Teatro Manzoni, che sarà rimodernato nel 1755 da Antonio Galli Bibiena, che progettò un teatro con pianta a campana con 96 palchi distribuiti in quattro ordini chiusi dal grande arco di proscenio e realizzò diverse scene coadiuvato dal pittore Mauro Tesi e altri giovani aiutanti.
Nel 1796 gli Accademici affidarono la direzione dei lavori, all’ architetto pistoiese Cosimo Rossi Melocchi, incaricato di restaurare e rimodernare il teatro, ma a causa di dissapori con i committenti, questi venne sostituito dall' ingegnere Giuseppe Manetti, che tuttavia portò avanti il progetto del Melocchi. A lavori quasi ultimati fu richiamato Cosimo Rossi Melocchi, che si avvalse dei più rinomati artisti dell' epoca; Luigi Mecherini che dipinse gli ornati dei palchi e la volta della platea, Francois Nicolas Didier Boguet "vi dipinse il bellissimo bosco", Antonio Niccolini realizzò "diverse scene molto belle" mentre Luigi Catani decorò il sipario con la copia del famoso quadro di Poussin detto il "Ballo della vita umana".
Altri lavori di ammodernamento furono eseguiti nel 1864, anno in cui venne intitolato ad Alessandro Manzoni che riconoscente dedicò alla città queste parole: << ... Avendo nell’ estate scorsa visitata, quantunque in fretta, codesta nobile e bella Pistoia, le immagini dei suoi monumenti e dei deliziosi dintorni sono venute spesso a rallegrarmi la mente, d’ora in poi torneranno ancor più care, essendo accompagnate da un così onorevole e amabile ricordo. >>
Nel 1929 un ultima radicale trasformazione che ha regalato al teatro l'attuale configurazione, con la facciata ingentilita da un' elegante portico esterno in stile pseudo-palladiano, eseguito su progetto dell' ingegnere Luigi Manfedini.
Orario biglietteria: dal martedì al giovedì 16/19, dal venerdì al sabato 11/13 e 16/19, lunedì chiuso.