Descrizione
La storia di "Giggetto al Portico D'Ottavia" inizia quando , reduce dalla prima guerra mondiale, Luigi Ceccarelli detto "Giggetto" e la sua consorte Ines non si lasciarono sfuggire l'acquisto di una vecchia osteria che sin dal 1923 divenne famosa per il buon vino di Frascati e per le pregevoli pietanze accuratamente preparate dalla "Sora Ines"; una fra tutte: gli insuperabili "carciofi alla giudia". Pochi sanno che da Giggetto si è già arrivati alla terza generazione, infatti Franco Ceccarelli è già coadiuvato dal figlio Claudio, il nipote di chi ha voluto fortemente tenere viva la realtà della vera "osteria romana". Il ristorante si trova nell’area occupata dal celebre Portico di Ottavia è oggi compresa tra Via di Pescheria, la Piazza Campitelli, il teatro Marcello e quello di Balbo (Monte Cenci). Quivi il 147 a.C. Quinto Cecilio Metello fece costruire un Tempio dedicato a Giove, circondato da portici, in cui venne incluso anche il Tempio di Giunone. I portici ed i Templi furono interamente ricostruiti dall'Imperatore Augusto in onore di sua sorella Ottavia (anno 32 a.C.), sotto la direzione degli architetti lacedemoni Sauros (lucertola) e Batrachos (rana), i quali fecero scolpire una lucertola ed una rana sopra i capitelli del portico. Oggi per i romani il Portico d'Ottavia è sinonimo di "ghetto" ma in realtà, oltre alla funzione di segnare i confini della zona da cui gli ebrei non potevano uscire durante la notte, i resti di questo antico monumento che l'imperatore Augusto fece costruire per sua sorella Ottavia, rappresentano anche il luogo in cui, fino al secolo scorso, veniva effettuata una singolare vendita di pesce "all'asta" denominata "cottio", a cui partecipava l'intera popolazione romana. Della presenza del mercato del pesce resta traccia in una targa collocata sulla destra dell'arco e recante l'iscrizione che ordinava la consegna ai Conservatori di ogni testa di pesce in vendita di misura superiore alla base della targa stessa. Tale obbligo venne abolito solo nel 1798 durante la repubblica romana.