Descrizione
Uno dei capolavori del Medio Evo senese. La chiesa di Santa Maria dei Servi sorge sul colle dominante la Valdimontone dove un tempo si trovava l'antica chiesa di S. Clemente, rinnovata dai Serviti a partire della fine del Duecento.
I frati serviti impiantarono la prima dimora all’esterno della recinzione duecentesca, sotto Castel Montone. Il Comune sollecitò il loro trasferimento sulla sommità del colle e si premurò di alloggiarli in una zona protetta, interna al perimetro difensivo, presso la chiesa di San Clemente, riconsegnata al vescovo nel 1259. In quello stesso anno iniziarono donazioni di denari e di mattoni, mentre si acquisiva il terreno dove sarebbe sorta la nuova chiesa di Santa Maria dei Servi, ottenuto grazie a una donazione della famiglia Tolomei ed acquisti di case da privati.
I frati si trasferirono tra il 1287 e il 1297, quando il Comune allontanò da San Clemente le meretrici che abitavano da porta Val di Montone, lungo il fossato, fino alla strada antistante San Leonardo. Inoltre donò ai frati i denari necessari per l’acquisto di una casa che rendeva “la loro dimora disonesta e incomoda”. Tra il 1291 ed il 1308 si avviarono i lavori per la chiesa di Santa Maria, ma è fra il 1315 ed il 1334 che vennero costruite le absidi tergali, completate nel 1355 grazie a un lascito della famiglia Petroni.
Nel suggestivo e maestoso interno, a croce latina, le semplici colonne in marmo bianco scandiscono il ritmo dell'interno. Dopo pochi passi, nel secondo altare della navata destra, la bellissima e celebre tavola detta la Madonna del Bordone che fu dipinta dal fiorentino Coppo di Marcovaldo nel 1261 per riscattarsi dalla prigionia in seguito alla sua cattura durante la Battaglia di Montaperti del 4 settembre 1260. Proprio alla basilica dei Servi, indubbiamente l’edificio più rappresentativo dell’area assieme alla misteriosa chiesa di San Clemente, si deve il nome del borgo di Santa Maria, coincidente con l’antico territorio della Valle di Montone.
Il primo assetto della chiesa, le cui proporzioni si rispecchiano nella porzione inferiore della facciata attuale, venne completato nel XIV secolo. Le cappelle laterali risalgono invece al Quattrocento: l’ultimo ammodernamento della chiesa e del convento si protrasse nella prima metà del Cinquecento, dopo la ricostruzione del transetto, fino alla caduta della repubblica di Siena lasciando incompiuta la facciata.
L’ampliamento della navata opposta al campanile ormai rialzato, avvenne con il reimpiego del materiale lapideo proveniente dalla vicina torre la cui distruzione era stata autorizzata nel 1513. Le migliori pietre, squadrate e spianate, vennero utilizzate per la costruzione di parte del fianco sinistro della chiesa, oltre che per la selciatura di alcune strade vicine. I ciottoli provenienti dal nucleo interno alle pareti della torre, misti ad altro materiale, confluirono nell’ampliamento cinquecentesco del convento.
Proprio alla basilica dei Servi, indubbiamente l’edificio più rappresentativo dell’area assieme alla misteriosa chiesa di San Clemente, si deve il nome del borgo di Santa Maria, coincidente con l’antico territorio della Valle di Montone.