Giardino Pubblico "Muzio de Tommasini"
Denominato nel linguaggio comune Giardino Pubblico, luogo legato al romanzo La coscienza di Zeno dello scrittore Italo Svevo, è stato realizzato tra il 1854 e il 1864 su terreni acquistati dal comune dalle monache benedettine. Intenzione originaria, per quest’area, era stata quella di costruire una chiesa ed alcuni edifici residenziali, ma il progetto non trovò attuazione e Muzio de Tommasini, podestà di Trieste, decise per la realizzazione del parco.
Nella parte alta si trovano l' edificio già destinato a caffetteria e il gazebo per i concerti, mentre nella parte bassa più recente, sono collocate le sculture erette in onore dei cittadini illustri nel campo della cultura.
L'area verde, cui si accede attraverso sette entrate, è ampia (30.000 mq.) e pianeggiante, con un alto valore paesaggistico.
Ben 368 sono gli esemplari arborei di grandi dimensioni tra cui spiccano platani, olmi, ippocastani e querce, accompagnati da specie esotiche quali cedri, araucaria, gynkgo e koelreuteria. Anche il patrimonio arbustivo è molto ricco con aiuole costituite da bosso, alloro, ligustro, viburno, pittosporo, aucuba, tasso e agrifoglio.
Al centro del giardino si trova un suggestivo laghetto e nelle vicinanze l'area per i bambini con i tradizionali giochi dell'Oca e del Portone disegnati sulla pavimentazione, oltre a questi anche una Dama gigante sulla quale si possono tenere tornei di scacchi
Testo tratto da http://www.retecivica.trieste.it